richiesta hai candidati a sindaco di massa
L’ACQUA NON È UNA MERCE, UN ALTRO MODELLO DI SVILUPPO È POSSIBILE
Il Comitato per l’acqua pubblica di Massa Carrara, che da mesi si batte contro la privatizzazione dell’EVAM e per la difesa delle fonti del Monte Belvedere, nell’impossibilità di incontrare tutti i candidati sindaco che hanno risposto ai nostri inviti troppo a ridosso della scadenza elettorale, chiede ancora una volta a tutte quelle forze politiche che non si sono ancora espresse pubblicamente, di prendere una chiara posizione sulla questione dell’EVAM. La proposta che noi facciamo e che stiamo ripetendo è chiara: il nuovo sindaco vada al primo consiglio comunale e ponga in votazione la ripubblicizzazione dell’EVAM; l’EVAM deve dismettere la sua natura di Spa e deve tornare ad essere Ente nel cui consiglio di amministrazione siedano anche rappresentanti di cittadini e dei lavoratori. Su questa questione che riguarda l’ambiente, l’economia, il lavoro e anche la moralità di questa provincia noi non abbiamo fatto e non faremo sconti a nessuno. La questione dell’EVAM è stata assunta come battaglia nazionale dal Forum Nazionale dell’acqua, come è stato confermato anche alla riunione dei Comitati Toscani svoltasi il 29 marzo; in quella sede è stato deciso di proseguire nella costruzione di un forum regionale dei comitati che si battono per la difesa dei beni comuni, forum nel quale individuare le questioni che attraversano tutti i comitati per arrivare ad aprire una vertenza reale con la Regione Toscana. Nonostante gli incredibili intralci “burocratici” che sono stati frapposti all’iniziativa del 29 marzo, quasi che solo le forze candidate alle elezioni possano fare attività politica durante la campagna elettorale, il Comitato prosegue con determinazione la propria battaglia, avendo ottenuto inoltre, proprio lo stesso 29, che la città parlasse della vicenda: lo ha fatto l’attore Paolo Poli nell’incontro con il pubblico nel ridotto del teatro dichiarando di osstenere la nostra battaglia, è stato fatto all’iniziativa organizzata lo stesso giorno dai circoli di Asor Rosa, in cui è stato proiettato il video autoprodotto sulla questione Evam e dove il sottosegretario ai beni culturali Danielle Mazzonis ci ha assicurato il suo impegno per arrivare a definire “eco-mostro” (che, come tale, sarà passibile di abbattimento) il muro innalzato di fronte allo stabilimento EVAM, muro frutto di scelte profondamente errate che hanno compromesso finanziariamente l’azienda e ambientalmente la montagna.
Da molte parti si levano ormai prese di posizione politiche contro la privatizzazione dell’EVAM; ma la voce più forte resta quella dei cittadini che continuano a firmare la nostra petizione (siamo ormai a quota 6.400); a questi cittadini ci impegniamo ad inviare a breve una lettera, in cui saranno invitati a “Non votare chi non difende i beni comuni” e in cui sarà riportata una succinta rassegna stampa con le dichiarazioni a sostegno della ripubblicizzaizone dell’EVAM e l’elenco dettagliato dei canditati sindaco che non si sono espressi contro la privatizzazione dell’EVAM (e si sa: in queste faccende, specie quelle che hanno dietro interessi e poteri forti, chi tace acconsente).
si attendono risposte da tutti i candidati.